Scanner photography


Per iniziare con questa tecnica bisogna accertarsi che il vetro del piatto dello scanner sia ben pulito, senza aloni e senza polvere, altrimenti poi bisognerà passare molto tempo a ripulire la scansione (ad esempio con Photoshop).
Di solito io lo pulisco con un pò di detersivo per i vetri su uno straccetto, facendo attenzione a rimuovere bene i peletti che rilascia lo straccio.

Quindi posizionare sul vetro l’oggetto da scansionare; il coperchio dello scanner ovviamente va tenuto aperto per cui bisogna creare il buio nella stanza, abbassare le serrande e spegnere le luci; inoltre bisogna fare attenzione a tutte le fonti luminose vicine allo scanner, come ad esempio il monitor stesso che andrà girato in modo da non far comparire zone più chiare sullo sfondo.

A volte ho usato dei “trespoli” per tenere gli oggetti sopra al ripiano; ad esempio, per scansionare le corolle dei fiori, legavo uno spago allo stelo e poi lo fissavo con lo scotch ad un ripianetto che stava sopra lo scanner.
E’ molto importante che l’oggetto sia ben fermo e bisogna tenere presente che il fuoco dello scanner è sul piatto, per cui le zone che si vedono meglio sono quelle a contatto con il vetro.
In compenso le ombre vengono praticamente annullate dal fatto che la luce si muove ed è sempre a mezzogiorno.

In genere imposto la scansione a 1200 dpi, questo permette di avere un forte ingrandimento ma allo stesso tempo i file sono ancora “maneggevoli”, almeno per il mio pc.

Importo la scansione direttamente in Photoshop ed una volta impostato Visualizza->Pixel reali, navigo nella foto.
Questa parte non ve la descrivo ma vi invito a provarlo, una volta sola, facendo molta attenzione perchè dà assuefazione immediata.

Una domanda ricorre ogni volta che si parla di questa tecnica: è fotografia?

E questa è l’artista a cui mi sono ispirata: Katinka Matson.

Buon divertimento!

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