Ogni tanto andiamo a prendere l’acqua ad una fontanella vicino casa. Mi piacerebbe non comprare più quella in bottiglia ma a volte, per mancanza di tempo, ancora lo faccio.
Il palazzo in cui abitiamo è molto grande e l’acqua passa per i cassoni, è potabile, anche ultimamente hanno fatto un controllo, però, siccome continuamente ci sono lavori di ristrutturazione nei vari appartamenti, spesso è colorata, rossiccia.
Altrimenti berrei molto volentieri quella dell’acquedotto.
Proprio ieri vedevo una trasmissione di Licia Colò su questo argomento (che ha sfondato una porta aperta). Dice che in media spendiamo 300 Euro l’anno per l’acqua minerale, mentre, bevendo quella del rubinetto, spenderemmo 2 Euro!!
Per non parlare dell’inquinamento che si produce sia in termini di immondizia che di benzina bruciata durante i trasporti.
C’era una cifra allucinante sulla quantità di tir che attraversano l’Italia ogni anno solo per l’acqua, talmente allucinante che devo averla rimossa.
Altro che centrali nucleari…
L’acqua della fontanella di S. Bernardino è buonissima e freschissima e poi dove la trovi un’acqua in bottiglia “che leéa le pene da ‘gni core”?
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Ho appena finito di leggere un libro di Zelia Gattai “La casa di Rio Vermelho, una vita con Jorge Amado”, consigliatissimo; Zelia Gattai è la moglie del grande scrittore brasiliano che tutti amiamo e qui racconta della loro vita dall’acquisto della mitica casa di Rio Vermelho in poi. Un racconto affascinante e leggero e, trattando di due vite straordinarie, che sembrano una sola, fà sognare.
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L’amico RandomJ mi ha fatto omaggio di questo gadget che tutti i fan del Drugo mi invidieranno da morire, ovviamente mi riferisco a quello di “The Dude”.
Sabato partiremo per due settimane, spero di avere tempo per un altro post, in ogni caso “The Dude abides!”