Uno dei passatempi preferiti di Marco è fare le pitture, come dice lui.
Questa è una delle poche opere figurative, intitolata “Sole con la bocca che ride”.
Di solito, quando si comincia a fare un disegno, si pensa ad un soggetto da disegnare e poi si comincia, scegliendo i colori più appropriati.
La tecnica di Marco, quindi di un bimbo di quasi tre anni, è praticamente opposta:
prima si sceglie un colore, quello che al momento ti attrae di più, quindi, dopo avere creato una fanghiglia molto diluita e ben rimestata, si traccia un segno sul foglio.
A questo punto si guarda quello che si è disegnato e ci si vede qualcosa dentro.
Così sono nati:
un cuttume (una Y10 vista da dietro) con tutte lucette; purtroppo l’acqua che scola confonde un pò ed ha anche creato una specie di gabbiano da un puntino, cioè una lucetta;
un saldatore, perchè ha una punta;
un lago con un canotto;
una pittura fatta tutta di luci accese…molto concettuale.
Spesso l’artista sente il bisogno di riempire tutti gli spazi del foglio rimasti bianchi; questo purtroppo fà perdere ogni traccia del soggetto originario:
quindi bisogna essere molto abili e sottrarre il foglio all’artista al momento giusto.
Per fortuna di solito lui è contento di poter ricominciare da capo, soprattutto se gli si permette di andare in bagno a sciacquare pennello e bicchierino sotto l’acqua corrente.