Un bellissimo blog: bloglibri (Hoepli);
qualcosa di poco comune: buyolimpia (da ridere i cartonati per bambini);
quelli di Wu Ming sono sempre un passo avanti, il nuovo libro esce il 20 Marzo e sono già curiosa di vedere il livello 2: Manituana; pare che l’ultima tendenza sia proprio presentare un libro come si fà per un film, con tanto di trailer.
dVider - stickers (una mia mania)
Adam Frank - lumen e reveal (quanto mi piacciono)
David Wiseman (voglio questo soffitto…se rinasco)
E se uno deve andare in vacanza, come fà con le piante?
Maddai! Se hanno sete telefonano: Botanicalls
Ciccio Beat (3 anni) è praticamente mancino ma non ha ancora abbandonato del tutto la mano destra.
Anzi, quando gioca al computer vuole due mouse così, quando si stanca con una mano, può usare l’altra.
Il suo sito preferito: www.lego.com
products > duplo > games: ore e ore di intrattenimento mentre mamma lavora.
Questa settimana siamo stati male entrambi e non c’è cosa peggiore che sentirsi chiamare dal proprio bimbo quando non ce la fai neanche a stare in piedi.
Quando sto male vorrei essere sola, sapendo Marco al sicuro, o magari sapendo che dorme nel suo lettino, e aspettare che mi passi.
Ma, se sta male anche lui, spesso vuole solo me ed ogni volta è una delle sfide più grandi che abbia mai affrontato.
A volte mi sono ritrovata con Marco in braccio e crisi di nausea o, ancora peggio, crisi intestinali (tutte da ridere…dopo) oppure febbre alta…altro che lancio col parapendio!
Qualche sera fa non digerivo allora, come mio solito, camminavo attorno al tavolo e Marco (che per fortuna stava benissimo) cercava di aiutarmi:
“Vuoi un caffè?”
“Vuoi un tè?”
e me li preparava nella sua cucinetta; e poi:
“Dammi la mano che cammino un pò con te”
Qualche giorno dopo avevo la febbre e lui:
“Vabbe’, cammina un pò intorno al tavolo, no?”
Sono un pò a corto di foto e allora pubblico questo fumetto…così vero!!
Sono andata al cinema a vedere “Saturno contro” e mi è piaciuto tantissimo; tratta temi molto attuali che si riagganciano anche alle mie piccole riflessioni sulla famiglia.
Ho finito il libro di Umberto Eco, “La misteriosa fiamma della regina Loana”.
Sarà che io non amo le collezioni, ma comunque mezzo libro lo passiamo nella minuziosa descrizione della collezione del nonno. Praticamente un mercatino delle pulci del periodo fascista.
Tolto questo, il resto mi è piaciuto. A parte il finale.
Cioè, non come va a finire, che è una scelta invece di un’altra, tutto sommato.
Non mi piace il finale roboante di parole per pagine e pagine, come un vortice fine a se stesso.
La stessa cosa l’avevo trovata ne “L’isola del giorno prima”, ecco, quel finale lì non l’ho proprio letto; mi mancavano circa 20 pagine ma non ce l’ho fatta, non si può; tu l’hai scritto e tu te lo leggi; io non devo scontare nessuna colpa.
In questo qui, invece, ce l’ho fatta, perchè la tiritera è molto più corta, e comunque ho saltato qualche riga.
Per fortuna le illustrazioni.
Ma allora che mi è piaciuto?
Mi è piaciuto l’Eco misterioso che muove le sue storie a partire dall’amore per i libri; l’Eco delle stanze segrete e dei partigiani.
Ho un pò di febbre…si era capito?
Per ben due volte Marco si è addormentato sul carrello del supermercato e non avevo dietro la macchina fotografica!
La seconda volta ho fatto tutta la spesa, sono andata alla cassa; Marco ancora dormiva, con le mani sul manubrio del carrello e la testa appoggiata sopra.
Purtroppo il bancomat ha deciso di non funzionare.
“Vabbe’! Ecco la carta di credito…”
“Ooops! E’ scaduta, mi sono dimenticata di sostituirla con quella nuova…”
“Vabbe’ senta, non ho contanti, lascio tutto qui…porto via solo il bambino”
Marco era stato così terribile tutto il giorno che sono stata tentata di proporre un baratto.
E’ in piena affermazione della propria personalità, per finire addormentato solo allo stremo.
E così anche oggi faremo mezzanotte saltando sul letto, al grido di:
“Allora! Cominciamo a farci queste risate?”