Su suggerimento della Meringa, ho cambiato le impostazioni del blog ed ora si possono vedere 5 post alla volta. In effetti mi rendo conto che il post singolo è un pò scomodo se uno vuole leggere quelli passati.

La giornata di ieri con Marco ed Emma è andata benissimo; ci siamo divertiti e basta, senza problemi.

Le foto si riferiscono invece alla festa di “fine anno” all’asilo; Marco, dopo avere provato tutte le tecniche a disposizione (rulli, pennelli, spugne, stampini…), ha scelto la Body Art; lo so, sono immagini forti per chi sa cosa voglia dire fare un bucato.

Oggi la giornata è iniziata veramente storta, considerando che mio suocero ha reclinato il sedile (non reclinabile) della macchina di Andrea.
Per non parlare del fatto che ultimamente va allo sportello del bancomat in pigiama (estivo: giacca a maniche corte e pantaloncini).
Sabato scorso ha fatto partire per sbaglio il salvalavita Beghelli; ovviamente si è guardato bene dall’avvisare quelli che l’attrezzo malefico stava chiamando a raffica (me e 118 compresi).
Ossignore, speriamo che per oggi abbiamo dato abbastanza.

La marmellata è venuta un pò lenta.
Sempre meglio di quella volta che si poteva tranquillamente capovolgere il barattolo aperto senza che ne cadesse un grammo. Anche quella volta Andrea è riuscito a finire tutti i barattoli: la mangiava a cucchiaini sostenendo che bastava convincersi di stare mangiando delle caramelle alla frutta.
Questa volta l’ha assaggiata anche Marco, che ha detto: “Questa non è marmellata!! Non lo vedi che E’ LIQUIDA!!”
Intanto se la sbafano entrambi, per cui…
Mentre cuoceva ha anche tracimato, come si nota dalla foto della caldera, ed i fornelli si sono riempiti di liquido rosso, denso e zuccherino, nonchè bollente, così ideale da ripulire!

Vabbe’…
Stamattina l’atmosfera è di quiete prima della tempesta, infatti avremo a pranzo anche la fidanzata di Marco, Emmina (tre anni come lui), che si tratterrà anche il pomeriggio.
Marco non riesce a gestire bene le emozioni in queste occasioni e spesso diventa intrattabile mentre lei sembra essere molto più tranquilla; ma forse è solo la mia presenza, anche se cerco di intervenire il meno possibile.
Comunque di solito una mezzoretta di panico totale ci scappa; per il resto sono troppo divertenti!

…che stanno fermi

…gialli oro

…verde smeraldo

…che ronzano

…che si scaldano

…che raccolgono.

E, prossimamente, quelli che cucinano.

Non sembra un film di fantascienza?

Mio zio Alex Vonnegut, un assicuratore che aveva studiato ad Harvard e che abitava al 5033 di North Pennsylvania Street, mi insegnò una cosa molto importante. Disse che quando le cose vanno davvero bene dovremmo fare in modo di accorgercene.
Non parlava di grandi trionfi bensì di semplici epifanie: bere una limonata all’ombra in un pomeriggio afoso, sentire il profumo di una panetteria vicina, pescare e fregarsene se si pesca qualcosa o no, ascoltare qualcuno che suona bene il piano nell’appartamento accanto al nostro.
Zio Alex mi suggeriva, in tali occasioni, di dire a voce alta: ‘Se non è bello questo, cosa mai lo è?’

Kurt Vonnegut, “Cronosisma”.

Siccome mi incuriosiva sapere dove si trovasse 5033 di North Pennsylvania Street l’ho cercato su Google Maps, scoprendo anche una nuova funzionalità che serve a creare e condividere mappe personalizzate.
Insomma è una via di Indianapolis, infatti Vonnegut dice di avere lavorato alla General Electric che sta qui.

Ma, se devo essere sincera, mica ho capito se è tutta un’invenzione o se c’è veramente qualcosa di autobiografico.
Cercherò su Wikipedia, ma ve lo risparmierò.