Finalmente oggi abbiamo risolto alcuni problemi abbastanza incombenti nel nostro palazzo.
1 - ci hanno rimesso l’acqua fredda dopo circa dieci giorni di lavaggi ustionanti, a causa di una perdita dall’ottavo piano. Hanno chiamato “il ragno” che si è calato con una corda dal sedicesimo ed ha riparato la tubatura. Aveva anche un pile rosso e blu.
2 - hanno acceso il riscaldamento all’asilo di Ciccio Beat!! Ma ancora non sono rose e fiori, troppo facile!
La caldaia emette una nuvoletta di vapore acqueo che a stento arriva al primo piano del palazzo. Salendo nell’ascensore mi sono imbattuta in un comitato anti-vapore: “Non si è mai vista una cosa simile!”, “Chissà che cosa ci fanno respirare!”, “E va tutto nella casa di quelli del primo piano!”, “Chiamiamo subito l’amministratore!” e così via.
Ho voluto far notare che “Ai bambini hanno acceso oggi il riscaldamento”, ma il comitato ormai si era già indignato per la nuvoletta di vapore e non poteva più tornare indietro.
Più tardi l’amministratore mi ha detto che il tecnico della caldaia provvederà a rilasciare dichiarazione scritta che attesti, una volta per tutte, che il vapore acqueo è innocuo per la salute dei condomini…per la salute mentale purtroppo non c’è più niente da fare.

Da poco abbiamo cambiato il lettino di Marco con un letto singolo normale.
Lui ha voluto assolutamente un suo comodino, per ricreare il MIO comodino, tutto per sè.
Le cose che ha dovuto mettere sul comodino sono:

• una lampada
• dei libri (da leggere senza parlare, come dice lui, sennò gli altri si svegliano)
• un pacchetto di Fisherman’s Friend (che uso a scopo digestivo).

A volte credo di conoscerlo, ma non arriverò mai a conoscerlo come lui conosce me.

Quando porto Marco all’asilo la mattina, le stanze dell’asilo sono tutte molto fredde; ho pensato che fosse perchè da noi il riscaldamento, con l’impianto centralizzato, si accende alle 10.00.

Povera illusa! Povera ingenua!!
In realtà il riscaldamento non c’è proprio!!!

Cioè…

Non si sa quale anello della catena burocratica si sia spezzato, perchè la caldaia c’è, l’impianto c’è, tutto nuovo, ma non si può accendere.

Adesso penso a me, impiegata a zampate, che spezzo la catena e non faccio accendere il riscaldamento ad una scuola materna dove vanno bimbi dai 3 ai 5 anni.
Riuscirei a dormire la notte? Mi metterei una mano sulla coscienza?

Ma come si può?

Credo che se venissi a sapere che trenta bambini sono stati al freddo, anche solo per una mattina, per colpa mia, mi vergognerei come e peggio di una ladra.
E se pensassi che, quella stessa mattina, io me ne stavo tranquilla nel mio ufficio a rubare i soldi della comunità (perchè, qualsiasi cosa abbia fatto, non sarebbe stato comunque abbastanza), credo che cadrei in depressione totale.

Ma dove sono le coscienze? Ma che fine hanno fatto le coscienze delle persone che, in quanto persone, una coscienza ce l’hanno, perchè fornita alla nascita, anche a loro insaputa, evidentemente?

Io sono una patita della fotografia ed ho adorato da subito la fotografia digitale per la libertà che mi ha messo a disposizione:
- un numero molto maggiore di scatti che posso rivedere subito
- stampo solo quello che voglio
- condivido facilmente con gli altri

Ho avuto pochissima esperienza con la fotografia su pellicola e non ne conosco quasi niente, pur avendo svariate macchinette che mi piace usare di tanto in tanto.
Siccome non lo faccio per lavoro, mi posso permettere di avanzare sbagliando; è l’unico ambito della mia vita che ho affrontato senza studiare, ma per tentativi. Difendo, in questo ambito, il diritto di non studiare, perchè mi piace procedere per tentativi fotografici.

Per questo sito uso principalmente una macchinetta digitale molto piccola, una Sony Cyber-shot DSC-W50, con ottica Carl Zeiss, da 6 mega-pixel; me l’hanno regalata l’anno scorso e ne avevo già parlato qui (dove si può trovare anche la macchinetta che avrei voluto).
La mia borsa è sempre piena di roba, mia e di Marco, e di sicuro non c’è posto per una macchinetta ingombrante, nè tantomeno pesante. D’altra parte non uscirei mai senza.

Non mi piacciono le foto in interno con il flash, le preferisco un pò mosse ma con la luce naturale, tipo quella qui sopra.
Invece uso il flash a volte in esterno, quando c’è troppo contrasto tra luce ed ombra, per schiarire un pò le ombre.

Ovviamente poi ritocco anche abbastanza con Photoshop, cosa che è parte del divertimento; a volte faccio qualche scatto già con un’idea in testa, altre volte mi viene lì per lì.

Adoro sperimentare qualche piccola tecnica nuova, e dico piccola perchè il tempo a mia disposizione è sempre estremamente limitato. Procedo a passi piccolissimi, ma, nella mia testa, procedo, e questo è l’importante.

Seguo qualche sito che parla di fotografia digitale, per tenermi un pò aggiornata e non farmi sfuggire le novità più interessanti.

Uso Picasa per la catalogazione delle foto.

Non credo di saper fotografare così bene, non so neanche che significhi; penso che sia molto efficace, nel mio caso, come vengono presentate le foto.

E mi diverto veramente.